Immagino l’incontro definitivo, finale, il mio perdermi, mi immedesimo nell’apostolo Tommaso, e l’invito: “Metti qui la tua mano… toccami, e lascerò che la sua mano guidi la mia nel cuore di Dio”. Tuttavia, non occorre aspettare il momento fonale, perché se la fede è vera, essa arde, le mani, gli occhi, il cuore, i piedi, ardono di questo incontro.
maggiori informazioniGrazie Papa Francesco per il tuo servizio alla Chiesa. Ci hai detto all’inizio del tuo pontificato di pregare per te, pregheremo per te, e tu ricordati di noi. Prega per questo mondo che all’amore, spesso sceglie la violenza.
maggiori informazioniDice un versetto del libro del Cantico dei Cantici, “l’amore è più forte della morte”. E’ l’amore del Padre a far risorgere il Cristo, a ridare vita agli uomini e alla terra, a risvegliare dal torpore del male. Gesù è il Vivente e il Veniente, il Risorto. Alleluia!
maggiori informazioniSette parole, un testamento, ma non dalla croce, alla croce. Le ultime sette parole di Gesù sulla croce, non sono altro che la risposta alle parole di disprezzo, umilianti e di sarcasmo agli intellettuali, ai passanti, alle folle che volevano vedere un miracolo.
maggiori informazioniC’è un senso nella lavanda, c’è un senso nel tradimento, c’è un senso nella croce, c’è un senso nella sofferenza. Questa sera, inizio del Triduo, come se fosse un unico giorno, Gesù rivela l’amore di DIo. Ma noi abbiamo capito che servire è donare la vita e non un potere per dominare sugli altri?
maggiori informazioniForse anche noi fa paura la Croce, il Crocefisso, preferiamo voltarsi dall’altra parte, perchè scegliamo i potenti, i forti, e questo Dio, troppo fragile, fino a morire per amore, ci scandalizza, allora come credenti (??!), continuano a fare festa e folklore, senza il Redentore, perchè la Croce, il Crocefisso, ci turbano.
maggiori informazioniQuesta domenica tocchiamo le vette del perdono di Dio, senza sottovalutare o superficializzare la realtà del peccato, Gesù inaugura una strada nuova, abbandonando il legame con il male che rende schiavi, e invita a chi si fa giudice degli altri a guardare se stessi per un cambiamento interiore.
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