PAPA FRANCESCO DEFENSOR PACIS

PAPA FRANCESCO DEFENSOR PACIS

PAPA FRANCESCO DEFENSOR PACIS 1290 1573 Vincenzo Leonardo Manuli

Non è facile giudicare dodici anni di un intenso pontificato. Secondo gli esperti la sua è stata la “rivoluzione della tenerezza”. Secondo altri, contestato perché progressista, alcune sue scelte come l’apertura alle donne per un ruolo meno defilato nella Chiesa, sulla famiglia, ma fermo su alcuni principi ad esempio l’aborto. “Chi sono io per giudicare un gay?” ebbe a dire un giorno. E’ stato il papa della scomunica ai mafiosi, quando nell’unica visita in Calabria il 21 giugno 2014, parlando con chiarezza e senza compromessi disse che:“la ‘ndrangheta è adorazione del male e disprezzo del bene comune” e “i mafiosi sono scomunicati”. 

Sarà ricordato il papa per l’Esortazione Apostolica, l’Evangelii gaudium,- testo fondante del suo magistero -, Amoris Laetitia, l’Enciclica Laudato si’, l’Enciclica Dilexit Nossull’amore divino del Sacro Cuore di Gesù, ed altri interventi magisteriali. 

Un linguaggio semplice, pastorale, vicino ai poveri, agli emarginati, ai migranti, ai sofferenti, ai giovani, agli anziani. Ha spesso invitato la Chiesa e i pastori ad essere prossimi alla gente, ad allargare le vedute, desiderando pastori “con l’odore delle pecore”, di andare nelle periferie esistenziali, ad essere di esempio, perché si è solidali con le parole e con le posture. Qualcuno si aspettava qualcosa in più, il sacerdozio alle donne, le aperture alla comunità Lgbt, anche se alcuni interventi hanno non creato non poco clamore, ad esempio, quello della Congregazione per la Dottrina della fede riguardo la benedizione alle coppie omosessuali a cui sono seguiti dei chiarimenti.

Devoto a Maria e a San Giuseppe, spesso si è recato a pregare nella cappella mariana Salus Populi Romani della Basilica di Santa Maria Maggiore in Roma. E’ stato il papa delle immagine e della buona e sana comunicazione, intervenendo su diversi temi, come quello dell’Intelligenza Artificiale.

Le parole più usate del suo pontificato: misericordia, pace, speranza, i poveri, i migranti. Non ha avuto peli sulla lingua quando ha parlato del clericalismo, del carrierismo, delle chiacchiere e delle invidie all’interno della Chiesa, delle divisioni del “fumo di Satana” (San Paolo VI), degli abusi e delle manipolazioni di alcuni pastori.

Mi piace ricordarlo, in questo passaggio storico molto importante come il Papa della pace. Grazie Papa Francesco per il tuo servizio alla Chiesa. Ci hai detto all’inizio del tuo pontificato di pregare per te, pregheremo per te, e tu ricordati di noi. Prega per questo mondo che all’amore, spesso sceglie la violenza.

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