Una vita spiazzante di Carlo Acutis

Una vita spiazzante di Carlo Acutis

Una vita spiazzante di Carlo Acutis 1600 1200 Vincenzo Leonardo Manuli

Un raggio di sole, un fiore profumato, una stella luminosa che splende nel cielo più buio, un arcobaleno dopo una giornata di pioggia, così e di più è stata la vita consumata, offerta e vissuta fino alla fine, di Carlo Acutis, proclamato beato ed esempio di santità per i giovani e non. Mi fa riflettere il cammino percorso da Carlo, innamorato dell’Eucaristia, a lui sono stati necessari quindici anni per lasciare una impronta indelebile di umanità e di prossimità, corroborata dall’amore verso l’Eucaristia, una vita di genialità e di testimonianza cristiana ordinaria nello straordinario.

Esistono diversi testi che raccontano la vita di Carlo, ho preferito un piccolo opuscolo di 48 paginette, edito dalla Velar e corredato da diverse immagini che mostrano il sorriso scattante e brillante di un adolescente proiettato subito ad arricchire la famiglia degli “abitanti del cielo”. L’Autore di questo breve scritto è Francesco Occhetta, del quale ha scelto come icona evangelica quella che a me piace, Giovannil’apostolo prediletto, nell’ultima cena, poggia il suo capo sul petto di Gesù (Cf. Gv 13,25), un gesto profondo che descrive l’anima eucaristica di cui era Carlo, e che ci insegna il segno dell’intimità con Gesù al quale tutti siamo chiamati a divenire discepoli prediletti. In otto brevi capitoli, l’Autore delinea i tratti essenziali di Carlo proclamato beato ad Assisi il 10 Ottobre 2020, dove il suo corpo attualmente riposa nel Santuario della Spogliazione.

Lui nasce a Londra il 3 maggio 1991, lascia una eredità preziosa, provocante, bella, l’amicizia personale con Gesù, attraverso la pratica dell’adorazione eucaristica, la partecipazione alla Santa Messa, la Confessione sacramentale, una straordinarietà che rimane come esempio per tanti giovani. Egli parlava dell’Eucaristia come “autostrada verso il cielo” e che lui ha percorso velocemente, la cui vivacità si è manifestata non solo in una acuta e intensa vita spirituale, ma anche nell’impegno sociale, la passione l’informatica, questo un particolare dono e carisma che sviluppava nella creazione di siti internet e di programmi di divulgazione come l’applicazione per la preghiera del santo Rosario, la cura della redazione e l’impaginazione di giornalini, la prossimità verso i suoi amici, gli anziani, i deboli i mendicanti,  la cui simpatia toccava i cuori. 

Spiazza la vita di questo giovane per un motivo importante, sovente si ha lo stereotipo difficile a vincerlo che un cristiano non possa essere gioioso e felice con Gesù, quando lui ha trovato nella preghiera, nella Confessione sacramentale, nell’Eucaristia le risorse per essere pienamente quel cristiano feriale e autentico, maturando un’amicizia con il Signore che non lo alienava dal rapporto con gli altri e con la realtà.

La sua pasqua, il 10 ottobre del 2006, un male che non l’ha tolto alla sua famiglia, perché molte testimonianze hanno consolato il cuore dei suoi familiari, sorpresi che in così breve tempo lui abbia seminato tanto bene. È chiaro che è stata una vita oltre il confine, il suo grande desiderio di andare oltre le stelle si è realizzato, e tutto questo emerge anche dalla raccolta dei suoi scritti e delle sue riflessioni, una personalità matura rafforzata nel sacramento dell’Eucaristia, di cui ha scoperto la forza per valorizzare il bene verso il prossimo, ed elevarsi fino al cielo.

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