La quaresima è un tempo, di grazia, e il ritiro spirituale è un tempo di pausa, di sosta, di silenzio e di ascolto.
È un tempo di riflessione;
è un tempo per imparare a stare con sé stessi e cambiare il cuore;
è un tempo per rinnovare la relazione con il Signore;
è un tempo per rinnovare la fede;
è un tempo per avere consapevolezza con sé stessi;
è un tempo per scendere nel cuore;
è un tempo benedetto.
Un piccolo gruppo accompagnato dal parroco di San Procopio, don Leonardo, nell’Oasi della Misericordia di San Martino, dopo la preghiera delle lodi, si sono soffermati sulla meditazione, C’è tempo. Ha introdotto la giornata un bellissimo testo di Fiorella Mannoia e Ivano Fossati, C’è tempo, una canzone che ci ha emersi nel ritmo della mediazione per riflettere sulla vita battesimale del cristiano, la lotta contro lo spirito del male, le tentazioni, la prova, i limiti e le fragilità che ci accompagnano, il coraggio di scendere nel proprio cuore per avere la consapevolezza di quello che siamo. Dopo la riflessione personale, il momento della collatio, la condivisione e il pranzo a sacco. L’invito è di rientrare in sé stessi, come il figliol prodigo della parabola del vangelo di Luca, a non aver paura delle proprie fragilità, e lasciarsi prendere per mano da Gesù.
Nel primo pomeriggio è stato padre Antonio Santoro ad intrattenersi, riallacciandoci alla meditazione di don Leonardo e soffermandosi sulle relazioni fraterne, il pettegolezzo, la calunnia, il chiacchiericcio, ci conducono sul terreno oscuro e scivoloso della tentazione, in cui spesso si cade, invece di vedere il bene, di usare la misericordia. In questo tempo così complesso nel quale spesso le tante parole diventano chiacchiericcio e menzogna, urge la Parola, con la P maiuscola, quella di Dio, che dà senso e gusto al nostro dialogo umano, senza cedere alla banalità.
Al termine della Santa Messa, la foto di rito, una breve giornata nella quale è stato bello condividere il tempo, la Parola di Dio, l’Eucaristia, il cibo, per imparare in questo tempo di quaresima a ricominciare per rinnovare la relazione con il Signore e ritornare a lui, e si è posto delle fondamenta per la vita spirituale, perchè senza radici un edificio crolla.
Lascia una risposta