“Mi salvi chi può” nei racconti di Mariangela Bisconte

“Mi salvi chi può” nei racconti di Mariangela Bisconte

“Mi salvi chi può” nei racconti di Mariangela Bisconte 1170 1174 Vincenzo Leonardo Manuli

Tra l’ironia e la serietà che ha per titolo un blog, Mi salvi chi può, il libro del Talmud afferma che “Chi salva una vita salva il mondo intero”. In questo oceano solcato a volte da naviganti senza bussola, troveremo qualcuno disposto ad offrici una scialuppa e magari una nave per condurre un pezzo di storia? Ci stiamo raccontando sovente in questo tempo di pandemia come scorre la vita, e sicuramente siamo stanchi, tra lavoro, opportunità, morti per Covid, zone rosse e zone gialle, in cui ci siamo resi conto di quanto sia difficile trovare una propria collocazione per dire una parola. La vita continua tra restrizioni, distanze, assembramenti, ma c’è tanto spazio per la creatività. 

Conversando con una giovane promessa, Mariangela Bisconte, originaria di Saracena in provincia di Cosenza, al lavoro per la realizzazione di alcuni cortometraggi che saranno pronti nei prossimi giorni, ho voluto chiedere progetti, ambizioni, e desideri, in questo tempo epocale e di sfida. Mariangela dopo la laurea in Letteratura Musica e Spettacolo all’Università “La Sapienza di Roma” con la tesi in “Cinema e Letteratura” dal titolo: Romanzi da vedere e film da leggere. Dalle strutture a tempo a le spalle nel cinema di Ferzan Ozpetek, successivamente si diploma in “Sceneggiatura” presso le Officine Mattòli di Tolentino (MC). Prende parte a vari laboratori e workshop di cinematografia e giornalismo cinematografico indetti da progetti ed enti quali “The Third Island” e “La Fondazione Ente Dello Spettacolo” in collaborazione con la “Rivista Cinematografo ed il Centro Sperimentale di Cinematografia”. 

Mariangela ha preso parte ai concorsi di cortometraggi ricevendo attestazione di professionalità e competenza, un settore competitivo e ricco di sfide. Un dato certo è che non ci si può fermare a questi spiccioli di applausi, qualche pacca sulle spalle o complimento, dunque, sbirciando sui foglietti dei suoi appunti, e su qualche ritaglio dei “lavori in corso” sul suo computer, – ma sempre con il suo consenso -, mi parla della realizzazione di alcuni cortometraggi: uno di natura religiosa, racconterà San Giuseppe e la sua attualizzazione in un tempo di crisi di paternità; in un altro vuole offrire squarci di vita sulla storia e la società del suo paese, uno sguardo antropologico in un borgo storico, che tra diverse problematiche vuole parlare alla Calabria e ad ogni uomo e ogni donna, soprattutto ai giovani.

La disponibilità amichevole di Mariangela ci consente di entrare nella sua attività quotidiana, dove cura un blog dal titolo ammiccante, misalvichipuòblogspot, e continua la sua attività di ricerca e di critica, di recensioni, in una mare di offerte e di proposte, dove sta lavorando per la sua salvezza, consapevole che, riporre la propria salvezza su qualcuno che non sia noi stessi è il piú sicuro mezzo di correre alla propria perdita, scriveva Simone de Beauvoir.

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