LA BATTAGLIA DELLA GUERRIERA 

LA BATTAGLIA DELLA GUERRIERA 

LA BATTAGLIA DELLA GUERRIERA  615 878 Vincenzo Leonardo Manuli

Un terremoto, una famiglia che deve rivedere i suoi progetti, obbligata a lasciare la Calabria e trasferirsi a Roma, per curare la propria reginetta, ammalata di leucemia. Non solo malasanità, – ormai siamo abituati – ma anche un sisma affettivo, emotivo, un viaggio di cui non si conoscono mai gli esiti, un impegno notevole dal punto di vista economico, affrontato grazie ad amici e parenti, una dimensione nuova, termini medici tecnici incomprensibili, cure, accortezze e prudenze, e la fede in Dio, forza e risorsa indispensabile. Guerriera, così l’hanno chiamata i suoi genitori, Cristina e Francesco, e Beatrice già ai primi anni di età, deve imparare a combattere, anche il fratellino Andrea, pur non rendendosi conto pienamente di quello che sta avvenendo.

I familiari hanno voluto sfogarsi, liberarsi e raccontare questo percorso di redenzione e di resilienza, attraverso un libro La battaglia di Beatrice (Pellegrini, Cosenza 2023), parlare della loro fede in Dio umile e fiduciosa, dei medici e degli infermieri che hanno curato la figlia, l’aiuto di tanti amici, una esperienza bruciante, che solo successivamente puoi fare un bilancio, e grazie a Dio, celebrare una battaglia vinta. 

Chi è passato dalla malattia, anche se non l’ha vissuta personalmente, può capire, empatizzare, fare esperienza di prossimità e di amicizia. Ci sono libri che raccontano questi passaggi della vita e sono tanti, ma colpisce quando ad attraversare la sofferenza è un bambino o una bambina. Il libro ti coinvolge emotivamente, ti abbraccia, e la curiosità è l’esito, ma anche fermarsi e pregare, riflettere sulla missione dei medici e degli infermieri negli ospedali, solidarizzare con le persone che purtroppo non ce la fanno, e pensare alla nostra Calabria, terra di esodo e di fuga in tutti i sensi, dove gli ospedali chiudono, i medici scappano, non solo i pazienti. Purtroppo anche il nuovo corso politico regionale non ha cambiato nulla, ormai si governa attraverso slogan, nell’assenza di progettazione e di interventi specifici che potrebbero curare migliaia di pazienti, invece di fuggire, con tanto dispendio di risorse, affettive ed economiche.

Beatrice oggi è rinata, così anche la sua famiglia, una gioia e una speranza per tanti altri bambini, e mettere per iscritto lacrime, disperazione, speranze, può essere un aiuto per le tante persone che lottano per la vita, ma anche per gli operatori sanitari, la professionalità. Capitolo per capitolo, entriamo nel dramma della lotta di Beatrice e di una intera famiglia, condividiamo il percorso, pensiamo a quanto sia importante l’attenzione alle persone e non ai numeri, e gridiamo un appello alla politica calabrese, che dovrebbe seriamente interrogarsi sul perché questa regione, la Calabria, sia sempre ultima specialmente verso i più indifesi. L’Autrice, è discreta, prudente, sottile, racconta la lotta di Beatrice, ma non tace i sentimenti, le emozioni, le cadute, le inefficienze della politica sanitaria in Calabria, denuncia, e lascia libero sfogo al suo dolore.

Quella di Beatrice e della sua famiglia, non è una delle tante storie, è unica, colta nella sua verità e nella sua bellezza, ci fa entrare in un mondo che sta accanto a noi, l’esperienza della fragilità, della morte, della vita, la meraviglia della forza della vita, un filo d’erba, la catena dell’amore e quel legame con la fede, con Dio, siamo nelle sue mani, nel mistero del dipanarsi dei giorni in questa terra.

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