DACCI GARANZIE SIGNORE!

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DACCI GARANZIE SIGNORE! 1024 762 Vincenzo Leonardo Manuli

DOMENICA 16 APRILE 2023 II PASQUA IN ALBIS (Gv 20,19-31)

«“Trasformare le ferite della vita in feritoie di speranza”, è il compito di ogni cristiano». (Cit.)

Il Risorto entra in una comunità ancora impaurita, chiusa, bloccata, questo ci racconta il brano evangelico di Giovanni, ma questa è la domenica in Albis, cioè dell’alba, i neo battezzati rinati in Cristo nella Veglia pasquale, indossavano fino alla domenica successiva un camice, l’alba. Essi ritornavano alla vita di tutti i giorni, illuminati dalla grazia della Pasqua. Il tema centrale di questa domenica è la fede che si fa comunione ed è il fondamento della pace che accogliamo, come comunità, dal Cristo risorto e vivo in mezzo a noi, Egli è la Divina Misericordia che si rivela nei segni dei chiodi della passione e nella gloria della risurrezione.

Dai dubbi alla fede

Questa è la domenica nella quale il Risorto rivela pienamente se stesso, entra a porte serrate, tra dubbi e paure, tra cuori duri e occhi stanchi, e ricompone la fede della comunità nella figura emblematica di Tommaso. Quanto è proverbiale Tommaso! L’apostolo del dubbio! Il Risorto mostra le sue ferite, aperte, piene di luce, soffia e rigenera l’umanità in un dono nuovo di vita, lo Spirito Santo e con la grazia del perdono dei peccati. “Gesù incontra i discepoli là dove essi sono, non nella solennità di un rito, ma nella nudità della loro vita, nella loro paura, nella loro chiusura, e dona loro respiro e alito, capacità di trovare nuovo soffio, di dilatare il respiro paralizzato dalla paura” (L. M.).

Dono nuovo di vita

La risurrezione crea uno spazio nuovo, la nuova comunità dei credenti, e “istituisce un tempo nuovo di memoria della resurrezione: la domenica” (L. M.). La domenica è tempo sacramentale nel quale il Risorto incontra la sua comunità riunita, domenica dopo domenica. “La vita cristiana non è l’avventura di una stagione o di un momento, ma un itinerario che, attraverso tutte le tappe della vita, copre l’intera esistenza del credente fino alla morte. Ed è soprattutto la preghiera la forza che sostiene il cammino dell’esistenza del credente e, al tempo stesso, è la difficile opera in cui occorre perseverare: la perseveranza nella preghiera sostiene la perseveranza nella vita ecclesiale e di fede” (L. M.)Il Risorto entra, soffia il dono dello Spirito Santo, “su quel pugno di creature, chiuse e impaurite, scende il vento delle origini, il vento che soffiava sugli abissi, il vento sottile dell’Oreb su Elia profeta, quello che scuoterà le porte chiuse del cenacolo: ecco io vi mando! «Se non vedo e non tocco, non crederò» “(E. R.). 

Feritoie di cielo

Il Risorto entra in una comunità povera, entra ferito in una comunità ferita, e il Crocifisso Risorto mostra che le ferite possono divenire le feritoie attraverso cui passa il dono vivificante, il dono dell’amore. “Il corpo ferito e risorto di Gesù è per i discepoli memoria della storia d’amore vissuta insieme, è attualizzazione di tale storia non interrotta dalla morte, è donazione di futuro per continuare una storia di amore (Gesù dona loro lo Spirito), come lo è il pane sulla tavola eucaristica. Il vangelo parla di mani, di fianco, di respiro, di alito” (L . M.) . Tommaso si arrende al mostrarsi del Risorto, comprende da quei fori che sono il motivo per cui Cristo è risorto, per un amore scritto con ferite ormai incancellabili, da cui non sgorga più sangue ma luce, a questa esperienza di pace offerta da Gesù per ben tre volte, e la sua pace, shalom, scende ancora sulle nostre sconfitte, sulle nostre chiusure, sulle nostre paure, ferite a cui ogni cristiano è chiamato ad immergersi e lasciarsi risanare dal Corpo di Cristo, luogo di verità e dell’amore. “Solo Gesù può operare il miracolo, trasformare le ferite in feritoie, il male il bene, la notte in giorno” (G. B.).

  • Quali sono le mie ferite da guarire? 
  • Dove pongo ostacoli alla grazia di Dio?

Le tue ferite. /Contemplo le tue ferite. /Mi arrendo alle tue ferite. /Non c’è bisogno di toccare. /Bacio le tue ferite. /Segni vittoriosi del tuo amore. /Le tue ferite. /Le mie ferite. /Trasformale. / Questa è la speranza.

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