ABBRACCIO DI ETERNITA’

ABBRACCIO DI ETERNITA’

ABBRACCIO DI ETERNITA’ 1024 725 Vincenzo Leonardo Manuli

Domenica 12 Giugno 2022 – SANTISSIMA TRINITÀ (Gv 16,12-15)

Pensando al mistero della santissima Trinità, il rischio è di ritenerla una realtà oscura, inspiegabile, senza conseguenze nella vita concreta, eppure nella prassi liturgica tutto ci parla del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Noi siamo benedetti, assolti, inviati in missione, nel nome della santissima Trinità

Ogni anno dopo la festa della Pentecoste, la liturgia della domenica contempla il mistero della santissima Trinità, per il predicatore nasce una certa “ansia da prestazione”. Cosa dire? Come spiegare questo mistero della fede? È un dogma, e bisogna trovare parole comprensibili, semplici, per spiegare ai fedeli il mistero della fede cristiana, ma non è facile. Con gli anni si apprende che non occorre spiegare nulla, questo mistero è un dono, alla quale il cristiano se da un lato è tentato di perdersi tra numeri, Dio è uno e Trino (Sic!) discussioni teologiche nel passato, disquisizioni e raffinatezze, possono farci perdere l’orientamento; dall’altro, è un mistero di amoredi comunione, di relazione. Noi siamo stati fatti ad immagine della Trinità, “L’uomo è fatto a somiglianza della Trinità. Ad immagine e somiglianza della comunione, di un legame d’amore, mistero di singolare e plurale” (E. R.). 

Il dogma non è una invenzione umana, è una riflessione, e alla luce della rivelazione di Dio nella storia, si acquisiscono dei dati teologici fino a formulazioni per orientare la fede. La santa Trinità ci assicura che siamo in questo mistero di amore, di un abbraccio che ci coinvolge facendoci percepire che noi siamo nelle mani di Dio, un atto di consegna e di abbandono fiducioso, e che noi conosciamo la sua esistenza se lungo il percorso della nostra vita ci mettiamo sulla strada ad incontrare il suo Volto

Ricordo che in teologia studiammo per un anno un corso sulla Trinità, i concili, le dispute teologiche, le definizioni, i commenti dei padri della chiesa, per poi domandarci: le conseguenze pratiche? È importante il mistero della Trinità, non è questione di numeri, di acrobazie intellettuali, perché Dio si è manifestato e si fatto conoscere nel Figlio, consegnandoci il suo Spirito per riportarci al Padre come figli. È un Dio plurale, è relazione, è reciprocitàcircolarità di amore, e la vita del cristiano, di una comunità, è cartina di tornasole di questo mistero, mistero intenso nel senso che la comprensione è graduale ed è un dono. 

Di fronte a questo mistero di amore, ci sentiamo come bambini, abbracciati, un mistero che ha tanti nomi, creazioneincarnazionesantificazionesorgenteparolasoffio .. tuttavia Dio è sempre oltre le nostre povere parole e i nostri pensieri, è come un vento nella quale siamo immersi e che navighiamo nell’intero creato, un mistero di preghiera, che si impara come un’arte, un mestiere di cuore. 

  • Sperimentiamo l’azione dello Spirito nella nostra vita?
  • Chiediamo nella preghiera di entrare nel mistero dell’amore di Dio?

Siamo viandanti che camminano nella notte, siamo sentinelle che scrutano l’aurora, siamo veglianti e vigilanti in attesa dello Sposo. Siamo la lanterna della vita e della fede, e ogni giorno è un passo verso il Cielo. Siamo l’impossibile che diventa possibile, perché l’odio possa trasformarsi in amore, il buio in luce, la guerra in pace, la tristezza in gioia, il pianto in sorriso. Siamo tutte le cose, siamo i colori dell’arcobaleno.

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