Nel respiro del vento,
nel caldo d’estate,
un temporale impazzito,
nuvole si fondono per allearsi.
Chiudono uffici, chiudono negozi,
fuochi pirotecnici,
processioni religiose e bande musicali,
la guerra imperversa a Gaza e in Ucraina.
Bimbi innocenti muoiono,
e la terra brucia.
I bombardieri di morte e di sangue,
nella colpevole indifferenza dei potenti del mondo,
bambini denutriti muoiono,
nel genocidio in atto,
il cielo grigio e chiuso,
si attende giustizia,
non si arresta la disumanità.
Al riparo nell’ombra,
coscienze addormentate,
la sanità fa acqua,
i giovani vivono il precariato,
gli anziani soli ed emarginati,
come cani abbandonati,
confondono i suoni d’estate
che dimenticano drammi e tragedie.
Non c’è un grido che spacca la roccia,
solo il respiro del vento,
silenzioso, che nessuno sente.
Dov’è il bene e dov’è il male?
Non lo sappiamo più.
Non ci sono più profeti,
ogni tanto uno squarcio,
si sentono urla nel deserto,
immersi nel mare delle chiacchiere,
ascoltare l’inquieto profeta,
si può e si deve.
Vincenzo Leonardo MANULI
❤️